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Sembra passata una vita dall’uscita di Chat GPT, eppure già da qualche tempo stiamo assistendo ad una diffusione capillare di tool basati sull’intelligenza artificiale in diversi rami del marketing e non.

Vere e proprie rivoluzioni, un po’ come come il passaggio dalla “semplice” generazione di immagini alla generazione di video tramite l’AI avvenuto nel 2022. Un passaggio inevitabile che potremmo addirittura definire come un vero e proprio salto nel futuro dei contenuti video e del marketing in generale.

O ancora Meta con il lancio di “Emu”, un generatore di immagini a partire da testo che Meta ha addestrato con 1.1 miliardi di coppie foto-testo, con reference provenienti da Facebook e Instagram, il che lo rende particolarmente social-oriented.

C’è davvero tanto altro, ma non avremo mai lo spazio per parlare di tutto. Per questo oggi vogliamo fare di nuovo il punto della situazione dalla nostra prospettiva, esattamente come abbiamo fatto per Chat GPT qualche tempo fa, all’alba della sua diffusione massiccia.

Sì, sappiamo che non hai letto gli articoli…

… ma sei fortunatə, abbiamo pensato anche a questo e te li lasciamo qui:

Chat GPT: l’AI può cambiare il nostro mondo? (pt.1)

Chat GPT: l’AI può cambiare il nostro mondo? (pt.2)

Consapevoli che forse non finiremo mai di imparare – ma questo a noi di DEEPARTWEB non è mai dispiaciuto – facciamo insieme il punto della situazione, tra nuovi tool, possibilità, minacce e opportunità dell’intelligenza artificiale. 

Sommario

Alcuni nuovi tool

Immaginiamo che in questi mesi ne avrete visti a bizzeffe, ecco perché questo non vuole essere l’ennesimo articolo markettaro in stile “I 10 tool AI per un marketing da urlo”. 

Invece vogliamo parlarvi nel pratico degli strumenti che giorno dopo giorno si stanno integrando nei nostri processi e flussi, da quelli più mentali a quelli più operativi, fornendo non solo nuovi spunti di riflessione per contenuti, idee creative e progetti, ma anche un valido supporto nell’individuare più rapidamente errori, refusi e – nel complesso – a svolgere al meglio i progetti con la combo letale uomo-tecnologia.
Partiamo da DeepL, che si presenta addirittura come “la traduzione automatica migliore al mondo”. E per noi è davvero così.

Con DeepL non solo riusciamo ad effettuare rapidamente una traduzione, ma anche a personalizzarla. Ci spieghiamo meglio. 

Quante volte avete cercato di tradurre letteralmente una frase, un periodo o anche solo una parola senza mai ottenere la traduzione davvero perfetta per il vostro caso? Con le giuste parole, i giusti termini a livello di settore o linguaggio tecnico, tone of voice o addirittura “modi di dire”.

A dimostrazione del fatto che la tecnologia non può operare senza l’uomo, quando ci troviamo di fronte ad una situazione del genere DeepL ci viene in aiuto suggerendo validissime alternative alla frase di partenza e ai singoli termini, consentendoci di adattarli al meglio in pochi semplici clic. 

Il punto centrale è sempre uno però: se non avessimo una conoscenza base della lingua inglese non sapremmo neanche da dove partire per fare questo lavoro di ottimizzazione, per questo non ci stancheremo mai di dire che uomo e tecnologia non sono esclusivi, bensì complementari. 

Prima di continuare con gli altri tool, un altro aspetto fantastico di DeepL è la funzione DeepL Write, che non solo effettua la traduzione, ma verifica anche l’accuratezza della forma scritta. Questa caratteristica risulta particolarmente vantaggiosa nel caso in cui il testo debba essere adattato come copy o costituire la risposta a uno dei nostri clienti o utenti.

Volete un esempio immediato della convivenza uomo-tecnologia?
Il paragrafo che avete appena letto su DeepL Write è stato riformulato da ChatGPT.
Nel prompt (che per chi non lo sapesse è proprio la richiesta che viene fatta a Chat GPT) avevamo lanciato ciò che avevamo scritto in precedenza su DeepL Write e – contestualmente -abbiamo chiesto: “migliora questa frase nella sua esposizione senza cambiarne il significato”, per arrivare alla versione definitiva che leggete sopra. 

Di tanto in tanto, momenti di blocco dello scrittore arrivano per tuttə, ma le content creators di DEEPARTWEB non si fanno mai cogliere impreparate.

Dunque il supporto di Chat GPT al nostro lavoro non solo sta continuando, ma si è esteso all’ottimizzazione di traduzioni, alla semplificazione di testi o frasi, al suggerimento di nuovi spunti e temi fino all’individuazione di refusi ed errori vari.

Non dimentichiamoci poi che ChatGPT – un po’ come noi, ma noi lo facciamo meglio – fa tesoro dell’apprendimento derivante da tutti i prompt che gli diamo, ecco perché le conversazioni che intratteniamo col chatbot sono un tesoro prezioso di informazioni da custodire gelosamente.

Finito con la parte testuale, passiamo alla parte visiva con Canva e Dall-E.

Per quanto riguarda Canva, sicuramente avrete notato i nuovi “strumenti magici”, dalla scrittura, al ridimensionamento dei progetti, ai ritocchi, ancora alla generazione di immagini e video grazie all’integrazione con app sofisticate, come la stessa Dall-E o come Google.


Con “Scrittura magica”, ad esempio, è possibile generare un testo coerente con il brand a partire da un breve prompt, ma anche rendere quello stesso testo più sintetico, formale, divertente e così via. Ma per quello continuiamo a preferire ChatGPT.

Abbiamo fatto, invece, delle prove per la creazione di immagini e lì – nonostante gli evidenti margini di miglioramento – ci siamo davvero divertiti, anche solo per gli spunti che ne ricaviamo.

Ad esempio, abbiamo utilizzato l’integrazione tra Canva e Dall-E per creare un’immagine basata su questo prompt: “Crea l’immagine di un astronauta che mangia un gelato a testa in giù sulla luna”.

Ed ecco a voi il risultato:

Noterete sicuramente delle imperfezioni rispetto al prompt fornito, in primis il fatto che non è l’astronauta ad essere a testa in giù, ma il suo gelato. 

Pensiamo però che una tecnologia del genere sia davvero disarmante, con margini di miglioramento alquanto evidenti, soprattutto se consideriamo lo slancio innovativo che ultimamente contraddistingue piattaforme come Canva.

Strumento o arma?

Quando parliamo di intelligenza artificiale – o tecnologia in generale – il confine tra strumento-opportunità e arma è abbastanza labile. Piuttosto, crediamo che tutto dipenda sempre dalle intenzioni alla base di un’azione e soprattutto dalla buona fede di ognuno di noi. 

Giorno dopo giorno, continuiamo a pensare che uomo e tecnologia debbano vivere e lavorare in simbiosi e non in competizione.

Pensiamo che non debba trattarsi di un’esistenza esclusiva, quello che i romani descriverebbero un po’ con la massima “Mors tua vita mea”, ma di una convivenza/coesistenza tra i due, in nome di un miglioramento e un efficientamento di produttività, processi ma anche persone.

I prossimi passi

I progressi tecnologici in corso sono davvero notevoli, quindi è davvero difficile definire – o anche solo parlare – dei prossimi passi. 

Siamo dell’idea che sicuramente continueremo ad avere dei dubbi sull’AI, ma pensiamo anche che “il peggio è passato” – almeno per noi del settore – e che in questo periodo sia effettivamente tutto in discesa, quantomeno a livello di conoscenza e consapevolezza di questo fenomeno.

Così come evolvono e aumentano i tool, lo stesso vale per le regolamentazioni, i nuovi organi/enti/associazioni ad hoc che si costituiscono e nuove sensibilità che si sviluppano, online e offline, giorno dopo giorno.

Come nostro solitom continueremo a fare ricerca e studiare, e proveremo, per quanto possibile, tutto ciò che tecnologia e intelligenza artificiale ci offrono. 

Quindi possiamo solo dirvi ancora una volta…restate sintonizzatə!

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