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Continua il racconto della nostra storia e oggi è il turno di Matteo, Partner e Head of Marketing di DAW. Una storia fatta di ricerca, aspettative personali e un sogno da realizzare. Far tesoro del passato per agire nel presente e dar forma al futuro. Questo fa Matteo.

Cosa ti ha portato in DEEPARTWEB?

Il mio percorso nasce con il classico dubbio di chi studia Marketing e Comunicazione e si sta affacciando nel mondo del lavoro: entrare in agenzia o buttarmi nel mondo delle aziende? Venivo già da un’esperienza in una startup che poi era diventata un’agenzia, per cui ho scelto l’altra strada, iniziando con uno stage in una delle più grandi aziende del vino italiane

Inizialmente mi son trovato a metter da parte gli aspetti più poetici della comunicazione per seguire progetti di CRM, trade marketing ed IT. Poi il mio ruolo ha iniziato a prender forma arrivando, dopo circa 3 anni, a coordinare tutte le attività di digital marketing dell’azienda a livello internazionale. Complessità, matasse da sciogliere, compromessi e soluzioni da trovare: tutti aspetti che mi hanno fatto crescere e che porterò sempre con me. 

Ho sempre pensato che fare comunicazione per il mondo del vino sia un lavoro privilegiato: chi non vorrebbe parlare tutti i giorni di un prodotto che è “vietato” chiamare prodotto, di un mondo fatto di storie, persone, condivisione, lavoro dell’uomo, territorio e convivialità? 

Poi, in realtà, chi lavora in un’azienda di questo settore e fa comunicazione, tendenzialmente fa almeno altre 10 cose, per cui, purtroppo e per fortuna, non è mai solo questo. 

Ero molto appassionato del lavoro che facevo. Tuttavia sentivo che mi stavo perdendo qualcosa. Il vino è un settore che tende quasi a “risucchiarti” – passatemi il termine – molto facilmente. Così mi son fermato un attimo e mi son reso conto che la mia passione era il mio lavoro, non tanto – o solo – il settore in cui lavoravo. Non volevo più parlare unicamente la lingua del vino, volevo parlarle tutte.

Ed è questo che, alla fine, fa un’agenzia: passare da un ambito all’altro per capire i settori, le persone, i loro bisogni e trovare il modo migliore per soddisfarli, portando innovazione e contaminazione. E questo magico aspetto io, dopo tanti anni in azienda, non volevo perdermelo: per questo ho deciso di entrare in DEEPARTWEB.

Cosa pensi sia stato più utile dell’esperienza in azienda che hai potuto portare in agenzia?

Sicuramente la varietà delle mie esperienze passate mi è servita parecchio, tutto amplificato dall’orizzonte internazionale dei compiti e delle responsabilità che avevo. Lavorare in una grande azienda, strutturata e consolidata è una lezione di vita su come gira il mondo, l’economia, le diverse culture e mentalità, su come ottimizzare le risorse e performare al meglio per raggiungere tanti obiettivi diversi.

Tutte cose che mi sono tornate utili per applicare la stessa filosofia sui progetti di tutti i clienti che ci hanno scelto e ci sceglieranno. La differenza è che ora di varietà ne ho ancora di più: posso appassionarmi al mondo del vino e un’ora dopo a quello del marmo, della pelletteria, dell’automotive. E la cosa più bella è che questa passione è in continua crescita e la vedo nascere e crescere ogni giorno anche nelle persone che lavorano nel nostro team.

Pensi di essere cambiato da quando sei entrato in DEEPARTWEB ad oggi? Se sì come?

Molto, molte cose sono cambiate. 

In primis ho dovuto imparare a saltare al di qua della staccionata immaginaria che divide azienda e agenzia, per capovolgere il mio punto di vista e riuscire a mettermi nei panni degli altri settori, delle altre aziende, delle altre persone.

Un altro aspetto è sicuramente la responsabilità, che in DAW è aumentata notevolmente. Da dipendente con qualche delega a decision maker il passo è stato sfidante, ma era quello che volevo. 

La cosa che più è cambiata, però, è il mio approccio al lavoro. In azienda sei parte di un qualcosa che ti sta sopra, sei un ingranaggio di una macchina che, giustamente, non potrai mai guidare in totale libertà. In agenzia, in questa agenzia che io e Alessandro stiamo costruendo, mi sento finalmente protagonista e, cosa che ho sempre sognato di fare, ho la libertà di far crescere attorno a me tanti altri protagonisti

Quali sono le cose che apprezzi di più di DEEPARTWEB?

La cosa che apprezzo di più senza alcun dubbio è la volontà di costruire un’agenzia che ascolta e risolve i problemi reali dei clienti, un’agenzia a disposizione dei clienti, un’agenzia in cui non si segue la sola logica del profitto e del fatturato. 

Ci piace dire e promettere a chi ci sceglie che la loro crescita è la nostra crescita, perché, alla fine dei conti, cresciamo anche noi ad ogni nuovo progetto. I clienti ci “regalano” senza accorgersene un bagaglio di conoscenze, know how, tips e trucchetti del settore che riempiono il nostro bagaglio di conoscenze. Qualcosa che nessuno ci potrà mai portare via e che spesso prendiamo da un settore per contaminarne positivamente altri, anche i più disparati. 

Un’altra cosa che apprezzo tantissimo è l’attenzione al work-life balance: la nostra filosofia di lavoro per obiettivi ci permette di circondarci di persone che si impegnano, si dedicano e credono molto nel nostro progetto, senza per questo dover rinunciare ad altro. 

Ancora, l’eticità e il dialogo. Due aspetti fondanti di DAW. Siamo un’agenzia costruita in modo orizzontale, in Alessandro ho trovato una persona che rispecchia i miei stessi ideali, il mio stesso approccio di vita e la mia filosofia, una sintonia virtuosa nonostante le esperienze di vita e di lavoro diverse.

Qual è il più grande punto di forza di DEEPARTWEB?

La capacità di appassionarci, di entrare nei progetti dei clienti e farli nostri, metterci anima e corpo, comprendere i bisogni e risolverli per arrivare a risultati concreti. Ed è proprio questa nostra capacità che dobbiamo far comprendere meglio per esser percepiti per quello che realmente siamo.

Cosa desideri per il futuro di DEEPARTWEB?

Una crescita che sia sana, solida e, ancora una volta, umana. Una crescita personale oltre che professionale, crescita nelle competenze affinché diventino sempre più profonde, specialistiche e nel contempo variegate.

Un altro desiderio è quello di puntare sempre di più sui giovani e dare più spazio ai meritevoli, per ricambiare un po’ quell’opportunità che in passato qualcuno ha dato a me. Anche qui dovremo sempre essere il giusto mix: senior e junior, esperienza e freschezza.

Infine la cosa che ho sempre sognato: che DAW diventi un brand, un’azienda riconosciuta, non solo a livello di business, ma anche per il suo approccio. 

In un’iperbole romantica: che DAW possa essere il nostro lascito

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